Itinerari e localita'

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L’ altipiano può essere raggiunto in macchina da numerose strade, alla base è circondato da una sorta di anello stradale che lo cinge da Rupa a  Sagrado (con un’affascinante percorso che costeggia Vipacco e Isonzo) e poi verso Monfalcone fino alle bocche del Timavo a S. Giovanni; da qui si può iniziare una tortuosa salita che lascia  intravedere begli scorci verso il mare e il paesaggio e la natura del carso iniziano ad avvolgere il visitatore.

         Da qualsiasi parte si salga: da cave di Selz piuttosto che da Sagrado, da Poggio Terza Armata (Sdraussina),da Peteano o Rubbia il percorso è piacevole: si incontrano boschi e vigneti, si godono panorami e scorci di abitati. La rete stradale è fitta, buona e consente di raggiungere tutte le principali mete o luoghi di interesse, è facilmente percorribile anche in bicicletta una volta superato il dislivello che consente di raggiungere  l’altipiano.

         La zona Sacra del monte S. Michele, oltre ad essere un vero e proprio “Museo all’aperto” sui fatti della Grande Guerra, offre dal piazzale posto sulla sommità un vasto panorama: l’ Isonzo, la pianura friulana con il Collio italiano e sloveno con  Gorizia sullo sfondo,Il monte Calvario, il Sabotino e il monte Santo; le alpi Carniche e poi le Giulie coronano il panorama con le cime del massiccio del Canin e del monte Nero.

         E’ zona protetta la riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa ed è godibile a piedi con un facile e segnalato percorso.

         Il  tracciato dell’oleodotto, pur rappresentando una ferita all’ambiente, crea un passaggio percorribile a piedi o in mountain-bike dalle alture di Polazzo fino alle pendici del monte Hermada  lungo le linee di combattimento del primo anno della guerra: sono ancora visibili trincee,ripari ,camminamenti e posti di ricovero. Nella zona dietro il sacrario di Redipuglia  sono state recuperate opere e rese disponibili per la visita e per rappresentazioni rievocative a cura della pro loco di Fogliano (uffici presso la regia stazione ferroviaria di Redipuglia). Nella zona fra Doberdò e le alture sopra  le Cave di Selz un incendio della boscaglia di alcuni anni orsono fece  scoppiare numerosi ordigni ancora giacenti ed emergere trincee e camminamenti dimenticati.

         L’abitato di S. Martino, popolato fino a pochi anni fa quasi esclusivamente da una comunità veneta, ebbe la sventura di essere in prima linea  e le sue case distrutte ispirarono al poeta Ungaretti i celebri versi scolpiti su una lapide all’inizio del paese.

         Un contributo alla conoscenza del territorio e alla pianificazione delle escursioni può essere dato dalla carta Tabacco –foglio 47 “Carso triestino e isontino”; i sentieri e percorsi portano la numerazione del Club Alpino Italiano : 71-77 nella zona dell’altipiano goriziano e 80-84 nella zona monfalconese, si devono aggiungere i percorsi denominati Sentiero Italia e Sentiero dei castellieri.

         Indicazioni sul sito www.gorizia.org/sentieri